Mario Soldati
Scrittore e regista nato a Torino il 17 novembre 1906
MONCALIERI
10, 13 e 17 dicembre 2006
L’ “Omaggio a Mario Soldati” celebra lo scrittore e regista nato a Torino il 17 novembre 1906 con proiezioni, tavole rotonde, letture, un aperitivo recitato ed una cena a tema.
La serata segue idealmente all’appuntamento torinese del 4 dicembre al cinema Massimo di Torino, dove verrà proiettata la versione restaurata di un altro lavoro del regista torinese: La provinciale ( Italia 1952, b/n, 108).
L’iniziativa moncalierese e realizzata con la collaborazione del Museo Nazionale del Cinema.
Venerdì 10 novembre 2006, ore 18
all’Opificio delle Arti di Alessandria, si terra il primo degli eventi che precederanno il programma ufficiale di Piemonte Movie 2006.
Venerdì 17 novembre 2006, a Moncalieri,
presso i locali de “La pellegrina antiquariato” di via Carlo Alberto 3, nell’ambito della conferenza stampa di presentazione di Piemonte Movie 2006, verrà presentato un video con un montaggio di alcuni lavori televisivi di Mario Soldati.
Interverranno Alessandro Gaido, presidente dell’Associazione Piemonte Movie, Franco Prono, docente del Dams di Torino e consigliere dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema, e Mariagiuseppina Puglisi, assessore alla cultura al Comune di Moncalieri.
Il video sara riproposto il giorno seguente, sabato 18 dicembre, alle 18, alla Galleria Evvivanoé di Cherasco, in un incontro a cui prenderanno parte Alessandro Gaido, Franco Prono, Francesco Rasero e Grazia Andreasi (vedova di Felice).
Domenica 10 dicembre 2006, ore 18
in via Carlo Alberto 3 (sede dell’antiquariato La pellegrina), in un centro storico moncalierese con i negozi aperti per gli acquisti natalizi, si terra il primo “Aperitivo sul set”: proprio nei vicoli in cui fu girato il suo Fuga in Francia, gli attori Marco Giraudo e Monica Di Marco leggeranno alcuni testi dello scrittore torinese, accompagnati da proiezioni di tre trasmissioni di Soldati rimaste impresse nella storia della televisione italiana: Alla ricerca dei cibi genuini, Chi legge e I racconti del maresciallo.
Mercoledì 13 dicembre 2006
verra proiettato Fuga in Francia, film del 1949;
interverranno Gino Apostolo (uno degli interpreti del film), Stefano Della Casa (presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema e della Film Commission Torino Piemonte), Massimo Scaglione (regista teatrale e televisivo), Lorenzo Ventavoli (storico del cinema) e Giovanni Tesio (giornalista e scrittore).
Domenica 17 dicembre 2006, ore 18
secondo “Aperitivo sul set”.
Dopo le letture e le proiezioni nella suggestiva cornice in via Carlo Alberto 3 a Moncalieri, alle 21 ci si spostera nel vicino ristorante La Grotta Gino, di piazza Amedeo Ferdinando 2 (sempre a Moncalieri), per una cena che coniughera ai testi e alle immagini il piacere della tavola (cantato da Soldati in una trasmissione del 1956, Viaggio lungo la valle del Po alla ricerca dei cibi genuini) e che chiudera l’intera manifestazione di Piemonte Movie 2006.
GLI INGRESSI SONO SEMPRE LIBERI
BIOGRAFIA
Mario Soldati nasce a Torino il 17 novembre 1906.
Compie i primi studi presso i Gesuiti, quindi consegue una laurea in Lettere ed una specializzazione presso l’Istituto superiore di Storia dell’arte di Roma.
Nel 1929, ottiene una borsa di studio; con questa, visto il suo disagio dovuto al fascismo, si trasferisce (su invito di Giuseppe Prezzolini) negli Stati Uniti, dove resta fino al 1931, proseguendo gli studi ed insegnando. L’esperienza statunitense contribuisce a renderlo uno degli scrittori italiani piu cosmopoliti del novecento.
Verso la fine degli anni venti, frequenta i pittori del Gruppo dei sei e l’ambiente del cinema. Qui, lavora dapprima come sceneggiatore, poi si dedica alla regia. Atmosfere e personaggi di alcune sue opere letterarie sono ispirati da questo mondo.
Muore nel 1999 in una villa di Tellaro, nei pressi di La Spezia.
In un’intervista pubblicata su “La repubblica” del 22 gennaio 2003, Carlo Fruttero paragona Soldati a Georges Simenon per la sua forza elementare e lo definisce scrittore di sguardo.
Cimentatosi con il romanzo lungo e con il racconto breve, Soldati e dotato di uno stile geometrico, visivo e visionario, in grado di rendere turbamenti d’animo ed evoluzioni interiori. I suoi personaggi, incapaci di amare, annoiati, ambigui, disperati, si dibattono tra menzogne e disvelamenti. Collocati talvolta in mondi decadenti fatti di adulteri, prostituzione e omosessualita, sono colti in gesti ed atteggiamenti che contraddicono radicalmente la loro apparente essenza passata.
Le opere di Soldati, ironiche a volte fino al grottesco, hanno spiazzato la critica, che le ha rivalutate solo dopo la morte dello scrittore. Oltre alla vasta produzione narrativa e all’attività di sceneggiatore, regista e attore cinematografico, Soldati dirige e conduce programmi televisivi, si presta come testimonial di un noto vino.
Scoperto dal grande pubblico alla fine degli anni cinquanta grazie ad un passaggio al “Musichiere” di Mario Riva,
Soldati instaura un rapporto intenso con la televisione, mezzo del quale puo essere considerato un pioniere in grado di coglierne le potenzialita. Per il piccolo schermo firma celebri inchieste giornalistiche, ancora oggi modelli di indagine sul campo.
FUGA IN FRANCIA
Fuga in Francia Produzione Italia, 1948 Regia Mario Soldati
Interpeti Pietro Germi, Enrico Olivieri, Mario Vercellone, Rosi Mirafiore, Folco Lulli Genere Drammatico
Durata 95′
Riccardo Torre, criminale di guerra, cerca di espatriare clandestinamente dopo essere evaso dal carcere. Le difficolta non lo spaventano e, per raggiungere il suo scopo, non si tira indietro neppure davanti all’omicidio di una donna. In un primo momento si unisce a lui anche il figlio Fabrizio che viene involontariamente ferito dal padre.
Al termine delle peripezie Riccardo cade nelle mani degli inseguitori.
Tra facce indimenticabili, con una tensione che deve molto al cinema americano e adattando un suo racconto (e tra i collaboratori ci sono Cecchi, Flaiano, Bonfantini, Pavese), Soldati fa un uso personale del neorealismo, utilizzando al meglio un cast di altissimo livello (indimenticabili Germi e Lulli) e raggiungendo uno dei suoi migliori esiti registici.
(La scheda del film Fuga in Francia e gentilmente concessa dalla rivista Film Tv, editore EDM srl, Direttore responsabile Emanuela Martini www.film.tv.it)
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“Con Fuga in Francia, film che attinge alla cronaca e non alla storia, ambientato in luoghi veritieri e parlato spesso in dialetto, Soldati entra nell’esiguo gruppo dei neorealisti.
Soldati non si perde in preziosismi stilistici ma imprime un ritmo intenso alla narrazione rendendola valida e credibile.
Intensa la scena nella casermetta, quando il tunisino suonando la fisarmonica vede sul giornale la fotografia di Torre e lo riconosce e continua a cantare una canzone napoletana che pur senza mutamenti diventa allusiva; e Torre si sente scoperto, canta anche lui, cercando d’avvicinarsi al giornale per nasconderlo, ma l’altro vi tiene il piede sopra battendo la misura della musica.
Belli anche il passaggio del confine e l’assassinio della cameriera. Gli attori, quasi tutti non professionisti, hanno reso in modo ispirato.
Il miglior interprete del film e Pietro Germi, regista, qui divenuto attore nella parte d’uno degli emigranti; Rosi Mirafiore, ex operaia della Fiat, e colata nel personaggio come in uno stampo e recita come un’attrice di prim’ordine.
Bravissimo anche Giovanni Dufour, uno studente scoperto da Soldati mentre suonava in un’orchestrina.
Tutti questi esordienti sono stati magistralmente diretti e la loro bravura e soprattutto merito del regista.
Unico attore noto del film, il protagonista Folco Lulli, che ha infuso al criminale Torre la viscidezza e ‘efferatezza necessarie perché il personaggio risultasse credibile, offrendo cosi la miglior interpretazione ella sua carriera. ”
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